Il Principe Harry racconta di aver conosciuto il razzismo da vicino, attraverso l’esperienza della moglie Meghan Markel.
Il Principe Harry torna a discutere di razzismo durante un’intervista rilasciata al magazine QN, nella sua edizione per l’Inghilterra.
Lo fa assieme al giovane antirazzista che è stato protagonista del salvataggio del manifestante di estrema destra, episodio avvenuto a Londra durante un corteo.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE>>>Terrorismo: massima allerta in Francia dopo il caso Paty
“Devo dire la verità” confessa Harry “Nonostante l’attenzione che ho sempre posto sull’argomento, non avevo idea di quanto fossero radicati i pregiudizi razziali. E non conoscevo il reale impatto che questi possono avere su una persona”.
La comprensione di harry del razzismo grazie a Meghan:
“Ho cominciato a capire la gravità della situazione quando ho conosciuto mia moglie Meghan” spiega il duca di Sussex “E’ a lei che devo riconoscere il merito di avermi fatto riflettere e ha fatto crescere in me la consapevolezza sul razzismo”.
Il principe confessa poi di averci impiegato degli anni per comprendere a fondo la questione del pregiudizio razziale.
“Solo calandomi nei panni di Meghan per anni ho capito. E quello che ho capito è che l’ignoranza non è una scusa per alimentare il pregiudizio e la discriminazione” continua Harry.
“Quello che vorrei davvero che tutti capissero è che combattere il razzismo non significa puntare il dito contro qualcuno e addossare colpe – prosegue il duca – Al contrario, contrastare il razzismo vuol dire essere uniti e solidali. Riconoscere le differenze e apprezzarle e valorizzarle, questo dovremmo essere tutti capaci di fare”.
La precedente presa di posizione di Harry:
Durante il mese della Black History, Harry e Meghan si erano già espressi in merito al razzismo sistematico che si respira in molte aree del mondo. Proprio in questa occasione il duca di Sussex aveva lanciato un appello: “Sfruttiamo questo momento di destabilizzazione globale per diventare migliori. Cogliamo questa occasione per mettere in discussione il razzismo strutturale, cambiamo”.