Pino Scaccia è morto, addio al giornalista inviato storico della Rai che aveva 74 anni e aveva il Covid-19. La situazione è degenerata dopo un iniziale ripresa.
Lo storico inviato della Rai era stato anche capo redattore dei servizi speciali del Tg1 di Rai 1. Il giornalista Pino Scaccia era romano e aveva 74 anni. Si tratta di un uomo che viveva una situazione complicata. Era infatti ricoverato da diverse settimane in un ospedale di Roma stessa e si era aggravato anche per le complicazioni legate al Coronavirus di cui era contagiato.
La Rai ha ricordato diversi approfondimenti legati alla sua carriera. Aveva seguito in prima linea la prima Guerra del Golfo fino alla fine dell’Unione Sovietica e anche dal conflitto che si era vissuto tra l’ex Jugoslavia e l’Iraq. Era stato inviato anche in Afghanistan e Libia. Era stato anche in prima linea per temi delicati come terrorismo e mafia nel nostro paese.
Il dolore degli amici e colleghi
Era amato da tanti Pino Scaccia e così sui social network ci sono stati tantissimi ricordi nei suoi confronti. A scrivere è l’Usigrai che sostiene: “Pino Scaccia è venuto a mancare, inviato speciale sui principali eventi internazionali degli ultimi quarant’anni. In prima linea su temi italiani dalla mafia fino al terrorismo. Era un cronista di razza e ha dato lustro al Tg1 e alla Rai, interpretando i valori del Servizio pubblico“. Tra i messaggi più commoventi c’è quello di Toni Capuozzo che scrive: “Addio Pino. I ricordi più belli fanno ancora più male. Era collega e amico, uomo che aveva ancora tanti progetti e con cui era bello ritrovarsi”.
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Si unisce al cordoglio anche l’associazione Articolo 21 che sottolinea come questi abbia davvero illuminato le vite degli altri senza dimenticarsi di qualsiasi fede e di qualsiasi colore della pelle.