In seguito all’ultimo DPCM firmato dal premier Conte, numerose le proteste in tutta Italia con particolare attenzione alla Didattica a Distanza.
L’ultimo decreto emanato dal Governo centrale è sicuramente il più complesso e restrittivo degli ultimi mesi. Una sorta di “anticipo del lockdown” se le cose non dovessero migliorare nelle prossime settimane. Tra le tematiche affrontate dal premier Conte non solo le attività di ristorazione, ma anche e soprattutto la didattica a distanza.
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“Queste regole di cautela ci rendono ahimè distanti ma siamo tutti vicini nel contrastare la violenza. Anche voi studenti, per buona parte abbraccerete la logica della didattica a distanza“: queste le parole di Conte intervenuto in videoconferenza.
Conte: “Dad una scelta non facile”
“Credetemi, è stata una decisione non facile. Abbiamo lavorato tanto per questa didattica in presenza, oggi dobbiamo integrare la Dad perché la curva del contagio è diventata davvero molto preoccupante ma contiamo di farlo solo per qualche settimana, il tempo per riportare la curva sotto controllo“. Continua il premier mostrando il proprio rammarico.
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Eppure le “lotte” per la didattica in presenza sono state numerose, e soprattutto le critiche verso chi ha disposto la chiusura delle scuole già nelle scorse settimane. Non a caso sono stati aspri i dialoghi tra il Ministro Azzolina e De Luca su tale tematica. Alla fine però, sembra aver avuto la meglio proprio il Governatore della Regione Campania.
Sconfitta per il Ministro Azzolina
La Didattica a distanza è probabilmente la più grande “sconfitta” per il Ministro Azzolina che ha lottato fino all’ultimo, con le unghie e con i denti, per garantire le lezioni in presenza. “Dobbiamo portare i ragazzi nelle aule, non dobbiamo chiudere le scuole“: così diceva settimana scorsa a De Luca, per poi doversi smentire pochi giorni dopo.
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I suoi dietrofront e soprattutto una mancanza di empatia con la popolazione, rende il Ministro Azzolina uno dei politici meno amati nel Governo Italiano. Soprattutto la modalità in cui si svolge la didattica a distanza, e la mancanza per molti giovani di strumenti adatti ad intraprenderla, rendono difficili le lezioni da casa. Nonostante infatti ci si siano stati lunghi mesi per preparare il ritorno tra i banchi, numerose sono state le difficoltà per gli istituti per garantire sicurezza e distanziamento.