Settore dell’auto in crisi? Il 2018 non verrà sicuramente ricordato dalle case automobilistiche come uno dei migliori, con le vendite in flessione per circa il 3% in Italia e in Europa.
Complici nuove normative in termini di omologazione e soprattutto la crisi del settore diesel, l’anno che si è appena concluso ha visto un mercato delle auto tiepido, fatta eccezione per Sport Utility e simili, che nonostante la flessione generale continuano a far registrare vendite da capogiro.
Non è più un mistero per nessuno: italiani ed europei continuano ad amare gli sport utility vehicle senza compromessi, nonostante sia forse una delle categorie di veicoli più discusse di sempre.
La rimonta della benzina
La benzina è tornata a ruggire. Dopo un aumento di quasi l’8% dei volumi di vendita le auto alimentate a benzina hanno raggiunto il 35% totale del mercato, con il Diesel ancora staccato (51,5%) ma in netta discesa. Buoni i risultati anche per le vetture ibride, che hanno fatto registrare un incoraggiante +30% per il 2018 e che sembrano (finalmente) essere diventate una realtà importante anche in Italia.
E le elettriche? È stata appena superata soglia 5.000 veicoli circolanti – uno 0,3% sul totale del parco auto italiano che non sarà ancora una grande cosa ma che segna comunque una cresciuta attenzione verso la mobilità alternativa.
Arranca anche l’usato
Il nuovo piange e l’usato sicuramente non ride. Anche per questo specifico mercato si è registrato un calo importante delle vendite (-3,3%), con circa 4.400.000 veicoli che sono stati oggetto di trasferimento di proprietà. Non è stata dunque una questione di costi a rallentare l’intero mercato, ma con ogni probabilità l’assenza di motivi per sostituire la propria auto.
SUV – la ricetta perfetta
Non è un fuoristrada – almeno per i puristi – anche se ne riproduce volumi occupati e linee. Il SUV ha sbancato e continua a sbancare il mercato, grazie anche ad un’offerta sempre più ricca e sempre più attenta ai costi e alle prestazioni, pur senza rinunciare a guidabilità e comfort.
Una ricetta perfetta, in grado di sbancare anche nel Paese di eccellenza di utilitarie e city car, ovvero quell’Italia di strade strette e difficili da percorrere.
Il SUV, come il famoso calabrone che non sa che gli è impossibile volare e pertanto vola, non se ne interessa ed è riuscito ad affermarsi anche in uno dei mercati storicamente più difficili per il mondo dell’auto.
La sua diffusione ha assolutamente dell’incredibile, tenendo conto anche del fatto che i prezzi – anche per i modelli base – sono molto più alti di quelli delle compatte e delle auto di segmento medio. Nonostante ciò, ad oggi contano il 18% delle nuove vendite, davanti proprio a compatte e monovolume, vecchie regine del mercato.
C’è solo l’imbarazzo della scelta
Un mercato così ghiotto non poteva che solleticare le fantasie dei grandi gruppi automobilistici. Il risultato? Un’offerta praticamente infinita di modelli e allestimenti, in grado di accontentare tutti i gusti e tutte le tasche.
Basta scegliere un buon brand per vedersi sfilare davanti la fiera del SUV, con i marchi storici sportivi che, volenti o nolenti, hanno deciso di adeguarsi al trend. Il 2019 sarà infatti l’anno in cui i mostri sacri del mondo dell’auto si daranno battaglia, cercando anche loro di approfittare di un amore senza fine, quello degli automobilisti verso il segmento SUV e Crossover.